lunedì 1 settembre 2008

poesia...

Cade la pioggia
come lacrime da una stella
e continua
a ripeterlo all'infinito
quanto siamo fragili...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, ho appena finito di leggere il tuo romanzo. Mi ha preso parecchio: mi è piaciuto fin dall'inizio per l'ambientazione, la scelta di narrare tutto al presente indicativo. Se mi permetti, ti farei notare solo una cosa: quando nel romazo ti riferisci alla chiesa, intesa come edificio, scrivi la parola con la c maiuscola, mentre nell'unica volta che ti riferisci alla Chiesa come istituzione, scrivi la parola con la c minuscola: è esattamente il contrario :-) . Cmq complimenti vivissimi: il racconto è superbo, bellissimo e il finale è commovente... spero scriverai ancora e che, soprattutto lo pubblicherai. Io sarò lì a leggerti. Grazie per "L'ultima estate".

Libero Calcagno

Anonimo ha detto...

Bella poesia... Come va? Tanti tanti salutini :))

Anonimo ha detto...

Ciao!!! Quanto tempo! Con tempi e modi comodi, arrivo anch'io, eh? :)

Anonimo ha detto...

Tutto bene, dai, solito tran tran...Tra studio (mancano 4 irraggiungibili esami) e lavoro (insegno a dei sedicenni armati di lame che vogliono la mia testa) ^^